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Immagine del redattoreInnavoflora

Ragnetto rosso, una ragnatela tra le foglie

Aggiornamento: 31 gen 2022

Per prima cosa si nota che una pianta d’appartamento, in poco tempo, ha assunto un aspetto “sbiadito”: le foglie non sono più belle verdi lucide, bensì puntinate di giallo e opache. Poi scoloriscono sempre più, prendendo un aspetto bronzato piuttosto uniforme e “polveroso”. Quindi, girando la lamina fogliare, si vedono sottilissime ragnatele che si agganciano tra una foglia e un’altra. Infine, le foglie si seccano, si accartocciano e cadono avvolte dai fili di seta. Non c’è che dire, è in atto un forte attacco di ragnetto rosso… Fra l’altro, altamente contagioso…


Chi è e quali piante attacca

Non aspettatevi di vedere il parassita: è invisibile a occhio nudo, ce ne si accorge solo attraverso i sintomi ben riconoscibili che causa. La sua natura è quella di pungere le foglie e succhiarne la linfa, indebolendo progressivamente la pianta e disattivando le funzionalità delle foglie che, alla fine, appunto cadono.

Praticamente nessuna pianta si salva dall’aggressione di questi acari (non sono insetti, sono Aracnidi): tra le più appetibili ci sono sempreverdi come le piante d’appartamento e gli agrumi, le erbacee da fiore e tutte le piante in vaso, fra cui piante grasse e orchidee, piante da orto e alberi da frutto.


Cosa lo favorisce

L’amico n. 1 del ragnetto rosso è il caldo secco, che, peraltro, è comunque fonte di sofferenza per buona parte delle piante. Quando l’aria è troppo asciutta, per es. nelle case d’inverno, le uova di ragnetto rosso, presenti sulla superficie del terriccio, si schiudono avviando la crescita dell’infestazione.

Il parassita si può quindi manifestare tutto l’anno sulle piante che vivono in ambienti riscaldati (casa, veranda, serra calda), e da aprile a ottobre sulle piante da esterni o ricoverate in ambienti freschi ma non freddi: fino a 12 °C il ragnetto continua a riprodursi, anche se molto più lentamente a temperature basse.


Come prevenirlo

Dato che l’aria secca lo favorisce, viceversa un ambiente umido lo scoraggia perché ne inibisce lo sviluppo. Difficilmente si manifesterà su piante che vivono in bagno, proprio perché l’umidità creata dalle docce, dai bagni e dal bucato steso impediscono lo sviluppo del parassita.

Quindi, se l’aria non è sufficientemente umida, bisogna aumentare l’umidità attorno alle piante, per es. vaporizzandone il fogliame ogni giorno, ponendo un dito di ghiaia nel sottovaso e tenendolo coperto da un velo d’acqua, mettendo una spugnetta sempre umida sopra il terriccio e, ovviamente, mettendo gli umidificatori in ogni stanza.

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