Siete finalmente riusciti a comprarvi una casetta con giardino, una di quelle villettine a schiera con un fazzoletto di 50-100 mq di verde tutt’intorno? Con l’intento di poter finalmente sfogare la vostra passione per il giardinaggio, finora compressa fra i davanzali o il balconcino? Bravi!
Ma il giardino, attualmente, è in condizioni pietose, o perché se n’è appena andato il cantiere e la personalizzazione spetta a voi, o perché i precedenti proprietari l’avevano lasciato andare a se stesso, sapendo di vendere prima o poi? Niente paura, potete approfittare del Bonus Verde, prorogato fino al 2024 (il che significa che potete anche pensare di eseguire i lavori “a rate”, i più urgenti nel 2022, poi altri nel 2023, e gli ultimi nel 2024, così da scalarli tutti).
Che cos’è il Bonus Verde
Il Bonus Verde è la detrazione Irpef del 36% per spese di giardinaggio fino a 5000 euro. Si porta in detrazione l’importo, regolarmente fatturato e con indicazione del codice fiscale dell’acquirente che usufruirà della detrazione, nella dichiarazione 2023 sui redditi 2022 per i lavori effettuati quest’anno, e la detrazione viene applicata per i successivi 10 anni: sono 180 euro in meno ogni anno.
Ricordatevi che il Bonus Verde vale per opere importanti di giardinaggio, quindi non la potatura annuale, bensì interventi strutturali. Ecco qualche esempio.
Il giardino da fare
Se il cantiere è appena terminato, vi avranno riportato la terra nuova, livellandola alla meno peggio: il giardino è tutto da fare. Se l’avete chiesto prima del riporto terra, vi avranno già interrato l’impianto d’irrigazione: se è stato fatturato come voce a parte, potete già portarlo in detrazione Irpef. Ma se lo spazio è attorno ai 50 mq e non lo avete già, potreste anche pensare di non metterlo, se scegliete piante resistenti alla siccità e per la prossima estate vi accontentate di bagnarle bene con la canna.
Sicuramente metterete a dimora qualche alberello di piccole dimensioni e alcuni arbusti lungo la recinzione: l’acquisto e la messa a dimora (con concime e pali di sostegno) da parte del personale del vostro Centro Giardinaggio, regolarmente fatturati, rientrano nel Bonus Verde.
Dopo aver creato l’ossatura di piante importanti, si passa al tappeto erboso: la semente e la semina con rullatura finale, se eseguita sempre dal personale del Centro, fanno parte anch’esse del Bonus Verde.
E per quest’anno potete accontentarvi: lasciate però qualche angolo vuoto, dove riservarvi nei prossimi due anni di piantare altri arbusti, per poterli detrarre nelle prossime dichiarazioni dei redditi.
Il giardino da rifare
Se il giardino esiste ma non corrisponde ai vostri gusti, o è in condizioni di abbandono, il consiglio è di procedere poco per volta. Soprattutto se avete acquistato in autunno, aspettate la primavera avanzata per capire esattamente quali sono le piante preesistenti: potreste scoprire di avere proprio quelle che avete sempre desiderato…
Nel frattempo concentratevi sul tappeto erboso: sicuramente non sarà granché. Allora decidete se sbancare per mettere l’irrigazione interrata (detraibile come sopra): potrebbe convenirvi, perché comunque, se volete il prato “all’inglese”, dovete far eliminare il cotico (i primi 20 cm superficiali), portare nuova terra buona, e seminare il nuovo prato (tutto detraibile, se condotto da una ditta specializzata).
Se invece del prato v’importa poco, il consiglio è comunque quello di farlo arieggiare professionalmente e di riseminarvi magari un miscuglio per prato fiorito (ancora detraibile, con regolare fattura).
In genere non ha senso abbattere gli alberi preesistenti: sono già grandi e fanno ombra, graditissima d’estate. L’abbattimento, fra l’altro, non rientra nel Bonus Verde…
Riguardo ai cespugli da siepe, potete ripristinare le fallanze ma, se sono poche (3-4 piante) non rientrano nel Bonus Verde. Se invece decidete di rimuovere tutta la recinzione verde preesistente per sostituirla con nuovi esemplari tutti uguali, sappiate che la rimozione non va in detrazione, mentre l’acquisto dei nuovi arbusti, il concime e la messa a dimora da parte di personale specializzato sono detraibili.
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