Ci voleva questo lungo periodo di lockdown per farcene accorgere: chi ha a disposizione un balcone, un terrazzo, un giardino pieni di piante, ne ricava una sensazione di benessere, perché sente comunque fluire in sé la vita, respira più ossigeno e vede una speranza per il futuro, molto più di chi vive nel solo cemento.
Chi ama le piante non è mai da solo: lo sanno bene i tantissimi appassionati di giardinaggio, e ancora di più i professionisti del verde, a partire da AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio) che l’anno scorso ha lanciato, con l’hashtag #lepiantesonovita, un’importante campagna social, che puntava sull’emozione e sul richiamo alla natura, con il claim: “Le piante sono vita, ci danno ossigeno e speranza per il futuro.
Piante, il benessere per l’ambiente
Che le piante facciano bene all’ambiente, è noto: rilasciano ossigeno e sequestrano anidride carbonica, la temuta CO2 che determina l’“effetto serra” responsabile del cambiamento climatico in atto. Una foresta o un bosco rappresentano un polmone verde per il Pianeta; un balcone verde o un giardino costituiscono il nostro personalissimo polmone, in grado di schermare polveri sottili, gas di scarico e rumore ossigenando il nostro angolo domestico.
Il giardinaggio come palestra
Il fisico del giardiniere, anche non professionista, ringrazia pure per la seduta di palestra a cui, senza accorgersene, è sottoposto: 2 ore di giardinaggio in giardino equivalgono a 30 minuti di tapis-roulant a media velocità e, quando si tratta di potare alberi, arbusti e siepi, vengono messi in movimento tutti i muscoli del corpo, in una sorta di pilates naturale all’aria aperta. Fare giardinaggio è talmente simile ad andare in palestra che i medici raccomandano di fare qualche esercizio di stretching prima di incominciare a “giardinare”…
La Garden Therapy
Anche della Garden Therapy si sa già: tagliare l’erba, potare, rinvasare, annaffiare, trapiantare sono tutte attività che liberano la mente dai pensieri ossessivi, perché costringono a concentrarsi su un’attività piacevole, a prendersi cura delle nostre amiche verdi, azzerando i cattivi pensieri e aiutando a chiarirsi le idee proprio perché la mente si svuota. Spesso si esce in giardino attanagliati dall’ansia e si ritorna in casa dopo qualche ora di giardinaggio, rasserenati dall’aver trovato tra i fiori la giusta soluzione al problema…
Conoscere le piante, benessere per il cervello
Appassionarsi al giardinaggio, oltre a dare un motivo di vita per la cura di altri esseri viventi, può rimettere in movimento anche un cervello pigro, per imparare a conoscere le nuove piante che acquista. La “sete di informazioni” è sempre più palpabile, nei garden center, sul web (nei tanti siti di giardinaggio affidabili), in edicola, in libreria e sui social (la sede meno adatta, se ci si confronta solo con altri inesperti…). Il consiglio è di affidarsi ai professionisti del verde per soddisfare il bisogno di apprendere.
Nuovi amici con le piante = benessere
Infine, fare giardinaggio porta gli appassionati a chiacchierare fra di loro, di persona se possibile, oppure via dispositivi digitali (anche sui social), delle loro amate piante scambiandosi informazioni e conoscenze e, siccome una chiacchiera tira l’altra, è facile sconfinare anche in altri campi, scoprendo magari un nuovo amico/a o, perché no, l’anima gemella…
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