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Il muschio ha invaso il prato?

Immagine del redattore: InnavofloraInnavoflora

Se nel vostro prato avete zone ombrose almeno per qualche ora, oppure mal drenate, probabilmente ci sarà anche una quantità più o meno ampia di muschio intervallato all’erba. Infatti, il muschio cresce praticamente ovunque possa godere di sufficiente umidità. È molto evidente in autunno-inverno, ma scompare quasi in primavera-estate, lasciando la zona infestata vuota e secca, molto brutta a vedersi.

Soprattutto in inverno, quando il muschio si gonfia con le piogge, l’umidità e il freddo, facendosi notare di più, il pensiero più immediato è quello di correre in un Centro di Giardinaggio a comprare un prodotto antimuschio da distribuire subito. Ed è un pensiero corretto perché rimuove il sintomo, cioè la copertura muschiosa. Ma non agisce sulle cause. Provate invece a eliminare i fattori favorenti la presenza del muschio: potreste risolvere definitivamente il problema!




Le 5 cause della presenza del muschio

  1. In generale il muschio è il segno di aver trascurato il prato, senza dargli le cure necessarie per mantenerlo in perfetta salute. Un prato sano e rigoglioso, infatti, si autodifende dal muschio (e dalle piante infestanti) perché preleva dal terreno l’acqua e gli elementi indispensabili al loro sviluppo ed, essendo folto, non lascia spazio all’insediamento di spore di muschio o semi di malerbe. 

  2. Un’altra causa frequente che favorisce il muschio è l’eccessiva compattezza del terreno: se non arieggiate periodicamente (primavera e autunno) il terreno con l’aeratore o non lo rastrellate almeno una volta al mese durante la bella stagione, non si insedieranno le infestanti perché l’ambiente è loro ostile, ma il muschio riuscirà a penetrarvi benissimo.

  3. Anche la scarsa fertilità del suolo aiuta il muschio, che non ha bisogno di nutrienti per prosperare, a differenza dell’erba. Ricordiamo che le concimazioni vanno eseguite di routine.

  4. Particolarmente ambito dal muschio è il terreno che soffre di ristagno dell’acqua: prima di realizzarvi un giardino o un prato, sarebbe buona norma inserire in profondità qualche tubo di drenaggio sotterraneo che riduca l’umidità trattenuta. 

  5. Infine, un terreno sempre in ombra crea le condizioni ideali per un eccesso di umidità e di conseguenza per la comparsa del muschio. In questo caso è preferibile sostituire il prato con la ghiaia o con tappezzanti da ombra, come Convallaria japonica (sin. Ophiopogon japonicus) o, in climi non freddi, Dichondra repens. Oppure levate il prato e mettete piante da ombra – come le ortensie – che necessitano di molta acqua.


Strategie d’azione antimuschio

Il primo passo, ovunque il muschio sia nato, è di eliminarlo con un prodotto antimuschio: su superfici inanimate e manufatti utilizzate un erbicida totale, mentre sul prato esistono appositi concimi antimuschio che contemporaneamente nutrono l’erba ed eliminano l’invasore. Distribuiteli su tutto il prato secondo le dosi in etichetta in una mattinata umida fra dicembre e marzo; dopo circa due giorni, se non piove, annaffiate abbondantemente il tappeto erboso e aspettate: servono circa due settimane perché il muschio muoia completamente e, una volta seccato, si possa asportare con un’energica rastrellata. Attenzione: poiché il muschio si diffonde mediante spore (“semi”), se lo rastrellate mentre è ancora vivo e vitale, propagate le spore in altri punti del prato, creando ancora più danno. 

Dopodiché la strategia cambia a seconda della posizione: tra i sassi o le piastrelle di un camminamento il muschio ormai seccato si toglie con una spazzola di saggina o di ferro e tanto olio di gomito, oppure l’idropulitrice con getto caldo ad alta pressione. 

Sul tappeto erboso invece occorre intervenire sulle cause sopra elencate, e solo dopo riseminare le zone denudate dalla rimozione del muschio.


Muschio su terreno compatto e asfittico

Un terreno morbido e ben drenato evita l’insediamento del muschio. Potete ovviare al problema forando la terra con la forca o l’attrezzo specifico per la foratura del prato e, subito dopo, spargendo sabbia da prato. Questa, penetrando nei fori che avete praticato, facilita lo sgrondo dell’acqua, migliorando il drenaggio. Se il prato è stato realizzato bene fin dall’inizio, mettendo cioè la terra su uno strato di sabbia, il drenaggio è assicurato e il muschio non si dovrebbe formare. 


Erba folta = niente muschio

Un adeguato piano di concimazione del prato, che preveda quattro distribuzioni – tra metà febbraio e metà marzo, tra metà maggio e metà giugno, in settembre e in novembre –, rinforza l’erba e contrasta la crescita del muschio. Una vegetazione più densa e più forte è la migliore arma contro il muschio, ma anche contro le erbe infestanti che non trovano spazio per svilupparsi. 

I concimi contenenti sostanze antimuschio si possono utilizzare anche come prevenzione: l’elevato contenuto di ferro rinverdisce l’erba e impedisce o limita la diffusione del muschio. Infatti il ferro aumenta l’acidità del terreno, facilitando l’assimilazione degli elementi nutritivi e contrastando efficacemente la nascita del muschio.


Terreno ben drenato 

Se i problemi sono il drenaggio e lo sgrondo dell’acqua, risolveteli in fretta. Create piccoli canali di scolo lungo i bordi del prato, in modo da facilitare l’eliminazione dell’acqua in eccesso: realizzateli fra metà autunno e fine inverno e mascherateli con sassi di fiume come fossero bordure. 

Distribuite sul prato la sabbia di fiume che, penetrando nel terreno per effetto della pioggia, tende ad alleggerirlo e a facilitarne la permeabilità. 

La superficie deve risultare più piana possibile: livellate molto bene il terreno per spianare eventuali dossi, e spargete nelle conche un misto di sabbia, terriccio e semente da prato, per evitare che si formino pozzanghere negli avvallamenti. 

Non lasciate zone spoglie: anche l’erba del prato assorbe l’acqua dal terreno e contrasta la formazione del muschio. A ottobre-novembre o all’inizio della primavera effettuate le trasemine, distribuendo nuovo seme sul prato stesso per infoltirlo laddove appaia diradato.



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