Da bambini si impara subito a riconoscerle e a disegnarle: le coccinelle suscitano una simpatia immediata, con la loro livrea per lo più rossa con i puntini neri, tanto da essere prese a prestito in numerosi fumetti, dove rappresentano sempre personaggi buoni, gentili, aggraziati, positivi.
Tenetevi forte, perché ora stiamo per sfatare un mito: l’amabile coccinella è in realtà una “spietata” predatrice di altri insetti – nocivi per le piante – come gli afidi e le cocciniglie cotonose. Praticamente è un killer in grado di mangiarne fino a 1000 durante l’arco della sua breve vita (1 anno), sia sotto forma di larva – ancora più vorace degli adulti –, sia a maturità.
Forse sarebbe meglio disegnarla con il coltello fra i denti, se non fosse che, dal punto di vista umano, questa attitudine delle coccinelle ce le rende ancora più gradevoli: non per niente sono state arruolate – a partire dagli anni ’90 con il grande entomologo Giorgio Celli – fra gli insetti “ausiliari” nella lotta biologica ai parassiti delle piante.
Coccinelle buone e “cattive”
Tutte le coccinelle sono “afidivore”, anche se quella importata dall’Estremo Oriente, la coccinella arlecchino (Harmonia axyridis, gialla o arancione chiaro o rossa con tantissimi punti neri, oppure nera con grandi chiazze rosse), per la lotta biologica (perché mangia 10 volte tanto) si è rivelata anche dannosa perché porta via il cibo (gli afidi) alle nostre coccinelle autoctone.
Attualmente in commercio si trovano tre specie di coccinella. L’ippodamia (Hippodamia variegata) è rossa con 9 punti neri; le larve sono nere con chiazze rosse; è indicata per climi caldi e zone molto assolate. L’adalia (Adalia bipunctata) è rossa con due puntini neri; le larve sono nere con chiazze gialle. Il criptolemo (Cryptolaemus montrouzieri) è nero con la testa rossa; le larve sono bianco-grigiastre con appendici (simili a cocciniglie cotonose); divora le cocciniglie cotonose e farinose sia adulte sia giovani.
Le larve (completamente diverse dall’insetto adulto) delle coccinelle vengono commercializzate in fiale, bottigliette o flaconi con tappo aerato, a volte immerse in farina di grano e vermiculite, altre volte senza aggiunte. Sono in un numero variabile tra 25 e 1.000 e in stato di leggera dormienza (trasporto e conservazione devono avvenire a 5-10 °C proprio per renderle parzialmente inattive).
Le confezioni si possono ordinare nei Centri di Giardinaggio, che provvederanno ad avvisarvi appena arrivano in negozio, perché il ritiro e il successivo impiego devono avvenire nel più breve tempo possibile, cioè entro 18-48 ore dall’arrivo della scatola.
Come usare le coccinelle
Le coccinelle si possono utilizzare sulle piante in serra, in balcone e terrazzo, in giardino, nell’orto e nel frutteto, incluse le piante grasse, gli agrumi, le orchidee ecc.
Essendo organismi viventi, vanno acquistati al momento del bisogno, vale a dire quando le temperature fanno pensare che, nell’arco di 3-4 giorni, possano comparire afidi o cocciniglie. Quindi dalla primavera avanzata in poi perché, come le loro prede, sono più attivi nella stagione calda. In alternativa, si impiegano in serra fredda in primavera e in autunno, o in serra calda in inverno.
Per “lanciarle”, come si dice in gergo tecnico, recatevi davanti alle piante infestate, aprite la confezione di cartoncino e inclinatela sulle foglie della pianta vicino ai germogli pieni di afidi o cocciniglie, facendone scivolare sul fogliame 3-4; ripetete in altri punti infestati fino a svuotare tutta la scatolina.
Agite sempre verso il tramonto, con poca luce, e con temperatura fresca (comunque mai nelle ore centrali della giornata).
Comunque, leggete sempre bene le istruzioni sulla confezione e rispettatele con cura!
Avvertenze preliminari
Ovviamente, non lanciate le coccinelle se non ci sono afidi o cocciniglie: le fareste morire di fame o volare via nei giardini attigui in cerca di piante infestate.
Ovviamente, prima di ordinare le coccinelle o nell’attesa che le larve arrivino, non trattate con insetticidi, neanche con piretro, olio di Neem, estratto d’aglio o macerato d’ortica, sia perché se gli afidi si dimezzano, le coccinelle non si sfamerebbero, e sia perché questi prodotti sono nocivi anche per le coccinelle.
Ovviamente, se notate parecchie coccinelle arrivate spontaneamente (anche di altre specie) e intente al pranzo, oltre a non aver bisogno di acquistarle, cercate di favorirle eliminando ogni tipo di trattamento sia chimico sia biologico o naturale.
Ovviamente, non lanciate le cocciniglie fra le pareti domestiche, per lapalissiani motivi di convivenza con gli umani; vale anche per verande, doppi vetri, pianerottoli, androni di palazzi ecc.
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