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Bonus verde 2021, cosa fare sul terrazzo

Aggiornamento: 31 gen 2022

Anche per il 2021 è stato rinnovato il Bonus Verde, la detrazione fiscale per i lavori di sistemazione di giardini e terrazze. Introdotto nel 2018, il Bonus Verde consiste nella detrazione pari al 36% della spesa sostenuta, e fino a un massimo di 5.000 euro, dall’Irpef, ossia dalla dichiarazione dei redditi, attualmente fino al 31 dicembre 2021.

Si tratta di una detrazione Irpef, cioè sulle tasse da pagare ogni anno, legata a lavori di giardinaggio in ambito privato, svolti però da aziende di giardinaggio e manutenzione del verde e, ovviamente, pagati in maniera tracciabile dietro emissione di regolare fattura.



Cosa comprende il Bonus Verde

La detrazione del 36% riguarda tutte le spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte (giardini, terrazzi, balconi) di abitazione già esistenti – purché si tratti di un “radicale rinnovamento” o di una “sistemazione a verde ex novo” –, nonché la realizzazione di recinzioni e impianti di irrigazione. Sono inoltre da ricomprendervi le realizzazioni di copertura a verde di giardini pensili, e i lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.

Sono agevolabili tutti quegli interventi straordinari di sistemazione a verde, consistenti nel sostanziale rinnovamento di un giardino già esistente. Nel Bonus verde vengono ricompresi anche gli acquisti di piante e arbusti finalizzati a questo “radicale rinnovamento”, e la riqualificazione di prati.

L’agevolazione è fruibile senza che sia collegata a una ristrutturazione edilizia e senza alcun titolo abilitativo.


Un esempio pratico di Bonus Verde

In un terrazzo di medie dimensioni, circa 50 mq, si decide di rinnovare le fioriere da appoggio, sostituendo quelle preesistenti, ormai ammalorate. Di conseguenza, si pensa anche di rinnovare gli arbusti in esse contenuti, perlomeno una buona parte, quelli dall’aspetto peggiore. Si acquistano anche, sempre nel garden center, alcuni sacchi di terriccio e di argilla espansa di drenaggio. E siccome alcuni dei nuovi arbusti sono rampicanti, serve anche un certo numero di tralicci. Poi si comprano numerose annuali da fiore e i sacchi di concime per piante fiorite. Sin qui, rientrano nel Bonus Verde: fioriere fisse, arbusti e rampicanti; non rientrano terricci, argilla, piante annuali e concimi.

Poi, essendo l’operazione di rinvaso degli arbusti complessa, si decide di chiamare un giardiniere professionista: la sua parcella è anch’essa detraibile.

Infine, dopo aver completato tutti i rinvasi, si pensa all’impianto d’irrigazione automatico: sono detraibili sia i materiali, sia l’eventuale montaggio da parte di personale specializzato.

Naturalmente, tutti gli acquisti e i lavori, come già detto, devono essere effettuati presso e da strutture autorizzate, che rilascino fattura. Chi acquista deve invece pagare in maniera tracciabile, mediante bancomat, carta di credito, bonifico bancario o postale (o assegno, per chi lo usa ancora). L’importo sarà portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.


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